Dopo aver visto Rodi e Symi, il nostro viaggio nel Dodecaneso continua nell’antica ma splendida baia di Knidos.
Le radici della città sono bizantine ma la sua anima è profondamente greca.
Considerata come “trade union” tra il Mar Mediterraneo e il Mar Egeo, con le due acque che si fondano per diventare una cosa sola, Knidos è un vero e proprio museo a cielo aperto.
Le onde bagnano le rive della mitologia…dell’archeologia…della storia.
L’elemento principale da visitare in quello che è uno scenario unico e da cartolina è, infatti, la cultura.
Stando alla leggenda un tempo Knidos era la città di Afrodite, Dea greca delle bellezza, e di bellezza ne troverete davvero tanta che sarà amore a prima vista!
L’importanza della città nel corso della storia
A tre secoli dalla sua fondazione, Knidos divenne, nel quarto secolo a.C., una delle sei colonie doriche dell’Asia Minore.
Ciò la trasformò in un importante centro artistico, culturale e portuale.
Fondamentale, a tal proposito, la costruzione di due porti che si affacciavano rispettivamente sull’Egeo e sul Mediterraneo orientale.
Entrambi erano sormontati dal tempio circolare dedicato alla dea Afrodite, il cui viale era formato da colonne in marmo bianco a forma di cuore.
Lì era conservata la statua di Prassitele raffigurante la dea.
Una delle più belle e leggendarie sculture del mondo antico andata perduta ma di cui si può trovare la copia più fedele nei Musei Vaticani.
Inoltre, in quella che era rinominata come “una delle città più belle dell’Antica Grecia” vissero il famoso astronomo Eudosio e Sastrato, l’architetto del faro di Alessandria.
Segno di come Knidos fosse diventato una città di scienza e cultura.
Cosa visitare a Knidos
In quella che, inizialmente, ho definito un museo a cielo aperto non sono così tanti gli edifici da visitare per via delle rovine.
Tuttavia, una volta sbarcati in città, attraverso sentieri ad hoc e ben curati, si possono ammirare diversi posti.
Partiamo dal teatro ellenistico, che poteva ospitare fino a 5 mila persone, situato in una posizione meravigliosa con il mare che fa da sfondo.
Proseguiamo, poi, tra le mura antiche e il famoso orologio solare indicante ancora il tempo e le stagioni.
Costa un po’ di fatica e sudore ma arrivare nell’acropoli vale davvero la pena.
Qui, oltre ad avere una vista dall’alto (mozzafiato) di Knidos, possiamo visitare i templi dedicati alle varie divinità greche come Apollo e Dioniso o quello dedicato alle Muse.
Tra tutti però, spicca quello dedicato alla dea della bellezza e dell’amore Afrodite. D’altronde abbiamo detto che secondo la leggenda questa è la città di Afrodite, quindi non c’è da stupirsi.
La sua struttura circolare, che un tempo dominava i due porti della città, e la via arcata con le colonne in marmo bianco vi faranno venire i rimpianti di non essere nati nel quarto secolo a.C. e non aver visto tale bellezza nel massimo del suo splendore.
Infine, concludiamo il nostro “tour” della città nell’agorà, nell’odeon e in quella che un tempo era una chiesa bizantina dove sono conservati dei rilievi valevoli di uno sguardo.
Conclusioni
Knidos sta aspettando che il tempo le consumi quel che è ancora rimasto dell’antica città.
L’inesorabile trascorrere delle lancette, da prospera cittadina portuale e culturale, l’ha trasformata in isola abbandonata al suo destino.
Tuttavia, qualcuno viene ancora a farle visita e lei ne è contenta.
Appena sbarcati ci si sente come quando si va a fare visita ad un parente anziano che, anche se stanco, ti racconta storie e aneddoti del passato.
Allo stesso modo, al turista di turno mostra quel poco di cui ancora dispone lasciandogli, però, immaginare cosa fosse qualche secolo addietro.
Camminando tra i sentieri potrete: ascoltare l’eco della cultura e ammirare un panorama a modo suo spettacolare.
Se alla fine anche Afrodite aveva scelto Knidos un motivo per visitarla c’è.
Cosa aspettate? Prenotate la nostra crociera Ios-Rodi che include anche la visita a Knidos.
Sarà amore a prima vista!
Garantito!
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